Le dolci colline toscane cambiano colore seguendo l’andare delle stagioni. Tenui colori pastello tinteggiano i colli del Chianti con i loro manti di vigneti e uliveti ed i borghi medievali, dipinti del colore della mattone nudo, della Terra di Siena. Regna questa tonalità nella senese Piazza del Campo, simbolo di una città tranquilla e delicata, che ritrova vigore  e vivacità nel Palio di Ferragosto, una tradizione irrinunciabile per le contrade e per i cittadini.

La Toscana è una dolce signora d’altri tempi, dai gusti raffinati e dolci, proprio come sono le sue cittadine, custodite come antichi e preziosi suppellettili di case nobili. Grosseto e Livorno, bagnate dal mare, la Val di Ciano con i suoi borghi e le terme, Lucca racchiusa in una cinta muraria da cui con facilità si può raggiungere la Versilia, la riviera delle celebrità con i locali e i ristorantini rinomati.

Firenze è un piccolo mondo a parte, la città della cupola del Brunelleschi dove tutto è arte e colore e persino i segnali prendono vita, sotto il segno dell’artista Clet. È impossibile rinunciare  a vedere i monumenti e le piazze, gli affreschi del Duomo, Santa Maria Novella, la Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti con i suoi giardini: piccoli esempi di una città tutta da visitare seguendo un percorso che conduce tra i gironi della Divina Commedia, di cui si scorgono i versi agli angoli delle strade.

Intrisa di arte e di cultura, figlia del mecenate Lorenzo, Firenze racconta con orgoglio di sé, della signoria e della sua storia, sapendo essere fluida come le acque che l’attraversano e unica come il panorama che regala dal balcone di Piazzale Michelangelo.