Festa di San Costanzo
Il 29 gennaio il capoluogo umbro festeggia San Costanzo, uno dei tre patroni della città, martirizzato ai tempi di Marco Aurelio e le cui reliquie vennero ritrovate sotto l’altare maggiore della Chiesa di San Costanzo nel 1781.
Ogni anno, la vigilia della festa, la tradizione si rinnova con il tradizionale corteo della “Luminaria grande”, voluto per la prima volta dal Consiglio dei Priori del 1310. Le autorità civili e religiose e i Rioni della città sfilano per il centro storico portando in omaggio al patrono cinque doni: la corona d’alloro, il cero, il torcolo, l’incenso e il vin santo.
Il 29 gennaio i festeggiamenti proseguono in Borgo XX Giugno con la fiera, la storica mostra-mercato tra prodotti tipici e artigianato, mentre in Corso Vannucci vengono distribuite a tutti i passanti fette del Torcolo di San Costanzo, il dolce tipico di questa ricorrenza.
“San Costanzo dall’òcchjo adorno, famme l’occhjolino sennò n’c’artorno”
Secondo la tradizione, il giorno di San Costanzo, le giovani nubili si recano nella chiesa a lui dedicata per trarre gli auspici in vista del matrimonio per osservare il gioco di luci riflesse sull’immagine del santo. La leggenda racconta che se il Santo farà l’occhiolino, le nozze si celebreranno entro l’anno, altrimenti per consolazione il fidanzato regalerà alla ragazza il Torcolo di San Costanzo.