Tricase Porto è una piccola e pittoresca località marina situata nel Salento, nella provincia di Lecce, Puglia. Una curiosità affascinante su Tricase Porto riguarda il “Quercia Vallonea,” un albero secolare che rappresenta un vero e proprio monumento naturale.
La Quercia Vallonea di Tricase
- Specie Rara: La Quercia Vallonea (Quercus ithaburensis subsp. macrolepis) è una specie rara di quercia, e l’esemplare di Tricase Porto è uno dei più antichi e maestosi d’Italia.
- Età e Dimensioni: Quest’albero ha un’età stimata di circa 700 anni. Ha una circonferenza del tronco di circa 4,25 metri e un’altezza di circa 20 metri, con una chioma che si estende per oltre 25 metri di diametro.
- Storia e Tradizioni: Secondo la leggenda locale, la Quercia Vallonea fu piantata dai monaci Basiliani intorno al XIII secolo. Questo albero ha visto passare secoli di storia e ha fornito ombra e rifugio a generazioni di abitanti e viaggiatori.
Importanza Culturale e Ambientale
- Simbolo di Resilienza: La Quercia Vallonea è considerata un simbolo di resilienza e longevità. La sua presenza millenaria rappresenta un legame tangibile con il passato e una testimonianza della capacità della natura di sopravvivere e prosperare.
- Conservazione: È un albero protetto e curato con attenzione per garantirne la sopravvivenza per le future generazioni. Questo include interventi di manutenzione periodica e misure di protezione contro agenti esterni dannosi.
- Attrazione Turistica: La Quercia Vallonea è un’importante attrazione turistica per Tricase Porto. Visitatori e turisti vengono per ammirare la sua maestosità e per conoscere la sua storia. L’albero è anche un luogo di ritrovo per eventi culturali e manifestazioni locali.
Un Monumento Naturale
La Quercia Vallonea di Tricase non è solo un albero, ma un vero e proprio monumento naturale. La sua presenza aggiunge un fascino particolare a Tricase Porto, rendendo questa località non solo un bel posto per godersi il mare, ma anche un luogo di grande valore storico e ambientale.
Visitarla significa fare un viaggio indietro nel tempo, apprezzando la straordinaria longevità e bellezza di uno degli alberi più antichi d’Italia.