Festa di Sant’Elia
A Peschici, quando arriva la festa del Santo Patrono, non conta nient’altro. Il tempo sembra quasi fermarsi in una sorta di limbo sospeso, in un’atmosfera magica e struggente.
Anche le consuete attività quotidiane assumono un diverso significato per rendere un omaggio più autentico al Santo. Fede, tradizione, folclore e misticismo fanno da sfondo ad un momento imperdibile per chi desidera venire in vacanza sul Gargano e conoscerlo nel suo spirito più autentico: questo è infatti l’appuntamento giusto che svela il mistero di una terra che ancora oggi non perde il contatto con la sua storia millenaria.
Tre giorni di festa civile e religiosa – dal 19 al 21 luglio – in cui tutta la comunità, a partire dai più piccoli, viene coinvolta attivamente e partecipa in maniera sincera e devota all’omaggio che da secoli si tramanda secondo il medesimo rituale. I peschiciani sono, infatti, assai legati alla figura di Sant’Elia che salvò il piccolo paese garganico, sul finire del XVI secolo, da una tremenda invasione di cavallette che stava causando danni all’agricoltura locale, fonte principale di economia, insieme naturalmente alla pesca.
Anche il programma dei festeggiamenti attira – come ogni anno – frotte di turisti, ed in particolare di stranieri, che si mescolano ai residenti durante la processione religiosa che si snoda lungo le strade del suggestivo centro storico illuminato a giorno dalle ricche luminarie, affascinati da questo rituale ancestrale e carico di significati antropologici. Uno dei momenti più attesi della festa è lo spettacolo finale di fuochi pirotecnici sul mare, un tripudio di colori da guardare con il naso all’insù.