Settimana Santa a Taranto
La Settimana Santa a Taranto rappresenta l’evento culturale e religioso più importante dell’anno. I riti religiosi iniziano la domenica delle Palme quando le due confraternite: del Carmine e di Maria Santissima Addolorata e San Domenico, si riuniscono in assemblea privata e pongono all’asta al miglior offerente, i simboli che successivamente verrano portati in processione nei giorni del Triduo Sacro.
Ma è tra il Giovedi e il Sabato Santo che la cittadina si trasforma in un luogo di preghiera e silenzio. Le protagoniste assolute di questa celebrazione sono le due confraternite , che organizzano e mettono in scena per le vie cittadine le processioni che rievocano la Passione di Cristo e il dolore della Vergine.
Nel Giovedi Santo viene svolta la Messa in “Coena Domini” con la lavanda dei piedi a dodici confratelli, mentre altre coppie di confratelli detti “Perdoni” sono avviati al pellegrinaggio che si snoda verso le chiese del Borgo Nuovo e del Borgo Antico. La caratteristica particolare dei confratelli è sicuramente la veste di rito, consistente in un camice bianco stretto ai polsi e alla vita da un rosario nero con medaglie e crocifisso e da una cintura di cuoio scura. L’abito è munito di cappuccio bianco e copricapo nero e da due scapolari in tinta blu.
La fase culminante del rito sacro avviene il Venerdì Santo quando dalla chiesa del Carmine si snoderà la processione dei Misteri con i simboli della passione di Cristo, che raggiungerà la chiesa di San Domenico dove viene svolta la Compassio Virginis. Da qui dipartirà la processione dell’Addolorata con i confratelli incappucciati che portano il simbolo religioso per le vie di Taranto, accompagnati dal suono delle marce funebri e dai rintocchi della troccola. Il pellegrinaggio rientrerà nella chiesa del Carmine il Sabato mattina, e come rituale sarà uno dei “Perdoni” che bussando per tre volte alla porta della chiesa farà aprire i suoi battenti.
Questa festività nota in tutta la Penisola attira ogni anno migliaia di visitatori incuriositi dalle strane vesti dei confratelli e da questo rituale inusuale. Un turismo religioso che incentiva notevolmente lo sviluppo economico di questa città meridionale, e che offre diverse attrattive culturali e paesaggistiche.