Se avete chiuso gli occhi e li avere riaperti al centro esatto della penisola italiana allora potete essere solo a Narni o più precisamente vicino Ponte Cadorna, uno dei tanti ruderi che in questa zona racconta la storia della romana città di Narnia.
Bella di una bellezza autentica, rustica, eppure incredibilmente delicata e fragile proprio come il tufo, la roccia a cui Sant’Agata dei Goti deve la sua esistenza.
È cresciuta all’ombra della grande e potente Amalfi, ma Ravello non ha nulla da invidiare agli altri centri della costiera amalfitana.
Centola dall’alto delle sue colline guarda alle valli che la circondano, attraversate dai fiumi Lambro e Mingardo.
Raccontami mare dei giorni felici in cui bagnavi la terra della potente Mothia, di cui oggi restano solo splendide rovine e antichi splendori. Dai suoi esuli è nata Marsala, splendida nel suo incastro perfetto di popoli e culture.
Castroreale è uno scrigno di gioielli preziosi adagiato sui monti Paleoritani, da cui guarda al mare e ai rilievi montani che lo circondano.
Poche migliaia di abitanti e una matassa di vicoletti e stradine che s’incrociano e s’intarsiano per dare vita a Montalbano Elicona: un borgo che splende di luce propria.
Tropea è l’essenza del Mediterraneo, dei profumi pungenti della ‘macchia’ che con le sue tonalità si arrampica sulle scogliere e digrada fino alle spiagge dorate e alle acque limpide. Il mare cristallino rispecchia la bellezza del borgo, con le case che a strapiombo si affacciano dal promontorio e sembrano anche loro in procinto di tuffarsi.
Veglia sulle casette dai tetti spioventi, sui vicoletti che s’incrociano tra loro e sopportano i passi svelti e le andature tranquille di chi li attraversa. È una vita serena e vivace quella che osserva il castello di Fiumefreddo Bruzio, l’antico custode di questo borgo, il primo ad essere nato qui, l’unico ad averlo visto crescere.
Diamante è un mix di storia, cultura e bellezze incontaminate, una ricetta perfetta che fa di questo borgo uno dei luoghi più belli della Calabria. Se poi ci aggiungete un mare dalle acque cristalline, allora non ci sono più dubbi: bisogna venire!
I tetti in coppi si affacciano su una valle dipinta dall’intensità dei boschi. I colori vivaci delle case s’incastrano con le scalinate, gli scorci panoramici e i vicoletti lastricati, da cui emerge un’atmosfera da medioevo che rimbalza qua e là per gli angoli del centro storico.
Le montagne sono custodi instancabili di Venafro, circondano il suo panorama e gli regalano da secoli una vita tranquilla, che segue l’incedere lento della natura.
Lo sguardo si perde tra l’infinito blu che bagna Termoli, su cui affacciano trabocchi e spiagge dorate. La brezza marina narra storie e leggende, le riportano a riva i pescatori, sono uomini di cuore e d’onore che con i loro sacrifici hanno costruito la cattedrale.
Il borgo di Larino è un tutt’uno con la natura che lo circonda, sembra non poter esistere uno senza l’altro. Le case dai tetti spioventi sono immerse nel verde degli ulivi e delle percuozz, antiche foreste di querce ed erbette aromatiche che s’intrecciano a sentieri battuti.
Isernia domina un paesaggio incontaminato di colline e piccoli borghi, con le diverse sfumature di verde arricchiscono lo sguardo e declinano fino alle prime casette cittadine.
Le nude rocce dell’Appenino Molisano proteggono Frosolone, i pascoli dal verde vivace sono intervallati dai colori dei Bucaneve e dei Ciclamini, che spuntano dopo essersi abbeverati con l’acqua delle prime piogge. Frosolone è un paese semplice, dove si possono ancora vedere mucche al pascolo e cavalli allo stato brado, non è un caso se lungo i tratturi che sfiorano il borgo, due volte l’anno, giungono le mandrie dei Colantuono, ultimi pastori italiani della transumanza, originari proprio di questo luogo.
Fornelli segue l’andare della cresta rocciosa che si affaccia sulla valle del Volturno. Il borgo è un quadro incorniciato da distese di boschi e ulivi, che si vedono già percorrendo la strada che va al Belvedere.
Castelpetroso è un borgo minuto, circondato da un mosaico di piccole frazioni arroccate sui colli molisani. Il fascino di questo paesino è racchiuso nel dedalo di vicoletti lastricati che conducono alle piccole piazze del centro storico, su cui si affaccia il castello longobardo.
Le origini di Bojano sono segnate da antiche leggende e battaglie. I vicoli di questo borgo sussurrano l’antica storia di una città importante, che ha sfidato Roma e stava per vincerla.
Il castello di Venosa saluta da lontano i viaggiatori che arrivano, dal suo altopiano si affaccia sulla distesa brulla e immensa dei campi che ancora portano il segno del grano falciato, intervallati dalla terra rossa e scevra.
Montalbano Jonico è un petalo di città disteso sui solchi profondi e grigi dei calanchi. Poco più in là, in lontananza, s’intravedono le acque dello Jonio che lambiscono questa terra e giocano a rincorrere i pini e gli arbusti di macchia mediterranea.
Melfi è circondata da uno scenario unico, caratterizzato dalla terra nera del Vulture e da alture brulle. Basta avvicinarsi all’ingresso della città per capire che questo luogo regala emozioni uniche.
Le piccole case bianche di Ferrandina sembrano volersi proteggere, stando vicine il più possibile. Sono sobrie e semplici, bianche e con un tetto color della terra, non lo diresti mai che nascondono un animo difficile da domare