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Il Borgo di Tortona

Tortona: Il Leone del Piemonte tra Storia Romana e Tradizione Contemporanea Derthona Felix: Dove la Via Emilia Incontra i Colli del Gusto Tortona non è solo un crocevia geografico tra la pianura alessandrina e i primi rilievi appenninici; è un luogo dove la storia ha lasciato un segno indelebile, rendendola un punto focale di cultura e tradizione piemontese. Conosciuta fin dall’antichità con l’appellativo di Derthona, la città incarna lo spirito fiero del suo motto: Pro tribus donis similis Terdona leonis (Tortona è simile a un leone in virtù di tre doni).

1. La Culla della Storia: Da Colonia Romana a Simbolo di Resilienza

Tortona vanta il primato di essere la più antica colonia romana del Piemonte. Fondata tra il 123 e il 118 a.C., fu uno dei centri più vitali della IX Regione Augustea (Liguria), favorita dal transito di cruciali vie di comunicazione come la Via Postumia e la Via Emilia Scauri.
  • La Torre e il Castello: Simbolo inconfondibile di Tortona è la Torre di Castelnuovo (o Torre del Castello), l’unica superstite della poderosa fortezza cittadina, demolita per volere di Napoleone Bonaparte nel 1801. La sua austera presenza, visitabile fino alla terrazza panoramica, incarna la resilienza della città attraverso i secoli.
  • Reperti e Archeologia: Il passato romano rivive nei reperti conservati nel Museo Civico, in particolare il magnifico Sarcofago di Elio Sabino, e nei resti delle antiche mura e del Mausoleo di Maiorano.

2. Spiritualità e Arte: I Tesori Nascosti e l’Eredità Oriona

Il tessuto urbano di Tortona è arricchito da una profonda spiritualità e da importanti testimonianze artistiche:
  • Il Duomo (Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Lorenzo): Ricostruito nel XVI secolo, custodisce sotto l’altare maggiore le reliquie di San Marziano, considerato il primo vescovo e apostolo della città.
  • Basilica della Madonna della Guardia: Meta di pellegrinaggio, fu voluta da San Luigi Orione (Don Orione), nativo del tortonese, le cui spoglie sono qui conservate. L’imponente struttura è sormontata da una colossale statua in bronzo della Madonna, visibile da ogni punto della città.
  • Palazzi e Pinacoteche: Tra i palazzi nobiliari spicca il Palazzo Vescovile, che conserva capolavori come il trittico di Macrino d’Alba (XV sec.). Imperdibile è la Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, che offre un’eccezionale esposizione permanente dedicata al Divisionismo Italiano, con opere di artisti fondamentali come Pellizza da Volpedo e Giacomo Balla.

3. Gusto e Territorio: I Colli Tortonesi

Tortona è il centro nevralgico della regione vinicola e gastronomica nota come Colli Tortonesi (o Terre Derthona). Il territorio circostante è celebre per l’agricoltura di qualità:
  • Vini d’Eccellenza: Il terroir collinare produce vini rinomati, in primis il Timorasso, un bianco autoctono che ha saputo conquistare l’attenzione internazionale, ma anche Barbera e Croatina.
Tortona si offre al visitatore come un’affascinante sintesi tra la solennità romana, il fervore medievale e la ricchezza enogastronomica piemontese: un luogo che merita di essere esplorato con attenzione.
Tortona

Il Borgo d’Italia
tutto da scoprire ed esplorare

Monumenti

I Monumenti di Tortona: Custodi Silenziosi di Millenni di Storia

Echi di Dertona: Un Viaggio Architettonico tra Fierezza Romana e Devozione Piemontese

Tortona, l’antica Dertona, si svela attraverso un patrimonio monumentale che narra di crocevia strategici, assedi imperiali e una profonda spiritualità. Ogni architettura non è solo pietra e calce, ma un capitolo vivo della storia d’Italia.

1. La Fiera Sentinella: Torre e Resti del Castello

L’emblema della resilienza tortonese si innalza sul Colle Savo: la Torre del Castello, unico elemento superstite del poderoso Forte San Vittorio. Questa struttura, innalzata sui resti di un’antica rocca preistorica e poi fortificata nei secoli, fu vittima della strategia distruttiva di Napoleone nel 1801. Oggi, la Torre non è solo un monumento all’antica fortezza sabauda, ma un punto panoramico che, con i suoi 104 gradini, offre una vista impareggiabile sulla città e sui Colli Tortonesi. Attorno ad essa, il Parco del Castello conserva le ultime tracce delle antiche mura, offrendo un polmone verde intriso di storia.

2. I Poli della Cultura e della Romanità

Nel cuore del centro storico, lungo l’antica Via Emilia, si concentrano gli edifici che fondono archeologia e arte civile:

  • Palazzo Guidobono (Palazzo dei Musei): Questo palazzo, dalle forme che richiamano il gotico, è oggi il fulcro culturale della città. Ospita il MA.DE. Museo Archeologico Dertona, che celebra il passato romano attraverso il fondamentale Sarcofago di Elio Sabino (III secolo d.C.) e altri reperti lapidei di grande valore. Il complesso accoglie anche la Pinacoteca Civica, che traccia la storia artistica locale dal XVI secolo.
  • I Portici di Via Emilia: Storicamente il fulcro della vita sociale e commerciale, i portici offrono un percorso suggestivo che incornicia Palazzi Nobiliari come il Palazzo Barenghi, riflettendo l’eleganza che ha contraddistinto la città.
  • Teatro Civico: Risalente al 1838, questo elegante teatro è un gioiello dell’architettura ottocentesca, decorato da fregi e stucchi, e continua ad essere il palcoscenico della vita culturale cittadina.

3. I Santuari della Fede e dell’Arte Sacra

L’eredità religiosa di Tortona è impressa in due luoghi di culto di rilievo nazionale:

  • Duomo di Tortona (Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Lorenzo): Monumento nazionale dal 1940, la Cattedrale, pur con una facciata neoclassica ottocentesca, affonda le sue radici nella storia rinascimentale. Al suo interno custodisce le sacre reliquie di San Marziano, primo vescovo e patrono, e opere di notevole pregio, oltre a un frammento della Vera Croce.
  • Basilica Santuario della Madonna della Guardia: Edificato per volontà di San Luigi Orione nel 1931, questo santuario è un capolavoro di devozione moderna. Domina il panorama con la sua alta torre che sorregge una monumentale statua in bronzo della Vergine, alta oltre 14 metri. Ospita le spoglie del Santo, rendendolo un centro di pellegrinaggio internazionale.
  • Chiesa di Santa Maria Canale: La chiesa più antica di Tortona (XI-XII secolo), conserva intatti alcuni tratti dell’architettura romanica, come il fregio ad archetti pensili. È un raro esempio di architettura pre-gotica che testimonia le origini cristiane della città.

Queste architetture, in equilibrio tra fasto romano, rigore medievale e fervore moderno, definiscono il carattere unico di Tortona, rendendola una meta di inestimabile valore storico-artistico.

Curiosità

 

Tortona: Cronache di un Leone tra Miti Antichi e Avanguardie Contemporanee

Derthona Segreta: Storie Straordinarie di Saperi, Fede e Grandi Campioni

Tortona, città dalla storia millenaria, è un affascinante mosaico di eccellenze e misteri che vanno oltre la semplice narrazione storica. Al crocevia di antiche vie romane, essa vibra di curiosità che ne definiscono il carattere unico, forgiato da leggende, innovazione e trionfi sportivi inaspettati.

1. Il Leone e il Mistero: Il Graal e il Motto Araldico

La città è indissolubilmente legata al suo orgoglioso motto latino: “Pro tribus donis similis Terdona leonis” (Per tre doni, Tortona è simile a un leone). Questo celebre adagio, che allude al prestigio e alla forza della città sin dai tempi antichi, è interpretato da alcuni storici e studiosi con un alone di mistero:

  • La Leggenda del Graal: Alcune teorie esoteriche e popolari suggeriscono che i “tre doni” non siano solo virtù (Valore, Lealtà, Cortesia), ma un riferimento al Sacro Graal. La leggenda vuole che il prezioso calice sia celato in città, forse addirittura nei resti del Mausoleo dell’Imperatore Maiorano (morto a Tortona nel 476 d.C.), dove i Templari avrebbero potuto custodirlo.

2. Tracce di Genio e Rivoluzione Industriale

Tortona si distingue come incubatrice di talenti e come centro di fondamentale innovazione nel settore agricolo:

  • Polo del Divisionismo Italiano: La città è un punto di riferimento nell’arte grazie alla Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Ospita una delle più significative collezioni sul Divisionismo, il movimento che ha rivoluzionato la pittura italiana a cavallo tra ‘800 e ‘900, con opere di Pellizza da Volpedo, Giacomo Balla e altri grandi maestri.
  • La Dinastia Orsi e i Trattori d’Avanguardia: Per lungo tempo, Tortona è stata la sede della storica Fabbrica Orsi, che ha contribuito in modo determinante alla meccanizzazione agricola in Italia e nel mondo. Il Museo delle Macchine Agricole Orsi custodisce pezzi unici, tra cui il primo trattore “testa calda” prodotto dall’azienda nel 1927, simbolo di ingegneria e innovazione pionieristica.

3. La Fede che Costruisce: L’Eredità di Don Orione

La città è profondamente segnata dalla figura di San Luigi Orione (Don Orione), nativo del tortonese e fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza:

  • Il Gigante di Bronzo: Don Orione è il promotore della monumentale Basilica della Madonna della Guardia, che svetta con la sua torre. In cima, una gigantesca statua in bronzo della Vergine, alta 14 metri, veglia sulla città. La basilica custodisce le spoglie del Santo, rendendo Tortona un essenziale punto di riferimento nel pellegrinaggio cattolico.

4. Dal Campo di Calcio al Palazzetto: Una Passione Sportiva Inattesa

Nonostante le dimensioni contenute, Tortona ha saputo imporsi con sorprendente successo nello sport italiano, guadagnandosi gli onori nazionali:

  • L’Ascesa del Derthona Basket: Il club di pallacanestro locale, il Derthona Basket (oggi Bertram Derthona), ha compiuto una storica e rapida ascesa dalla Serie B fino a conquistare un ruolo da protagonista nella massima serie italiana (Serie A). Il progetto della Cittadella dello Sport, un moderno impianto sportivo, testimonia l’ambizione e la solidità della società, che ha portato Tortona alla ribalta del basket nazionale e, con prospettive future, europeo.

Tortona si rivela così non solo una città ricca di storia romana, ma un epicentro di leggende, arte d’avanguardia e inattesi successi contemporanei.

Personaggi

 

L’Elite di Dertona: I Nomi che Hanno Fatto la Storia (e la Santità)

Un Pantheon di Eccellenze: Da Grandi Santi a Maestri d’Orchestra e Campioni dello Sport

Tortona, l’antica Dertona, ha dato i natali a personalità che hanno lasciato un segno indelebile nella storia, nella spiritualità, nell’arte e nello sport, proiettando il nome della città ben oltre i confini del Piemonte. Questi i profili di spicco di un patrimonio umano straordinario:

1. La Spiritualità Illuminata: San Luigi Orione (Pontecurone, Diocesi di Tortona)

Sebbene nato nel vicino Pontecurone, Luigi Orione è la figura religiosa più emblematica per la città di Tortona, dove ha fondato e stabilito il centro della sua opera:

  • Il Fondatore e il Santo: Sacerdote di straordinaria carità, è il fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza. La sua vita fu dedicata interamente ai poveri, agli orfani e ai diseredati. Beatificato nel 1980 e proclamato Santo nel 2004, è venerato a livello internazionale.
  • L’Eredità Monumentale: A Tortona, Don Orione volle l’edificazione del maestoso Santuario della Madonna della Guardia, che oggi ne custodisce le spoglie, rendendo la città un centro di pellegrinaggio.

2. Il Genio Musicale: Lorenzo Perosi

Un nome che risuona nelle più grandi cattedrali musicali del mondo, testimone del talento compositivo tortonese:

  • Il Maestro delle Opere Sacre: Lorenzo Perosi (1872 – 1956) fu un acclamato compositore e sacerdote, noto soprattutto per la sua vasta produzione di Musica Sacra e Oratori. La sua fama lo portò a ricoprire il prestigioso ruolo di Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia Sistina in Vaticano per oltre mezzo secolo, un periodo che vide la sua arte elevarsi a modello per la musica liturgica.

3. L’Arte e la Sensibilità: I Pittori del Divisionismo

L’area tortonese è il cuore pulsante del Divisionismo, e alcuni suoi illustri pittori sono nati e hanno operato in questo contesto fertile:

  • Giuseppe Pellizza da Volpedo: Sebbene non nativo di Tortona centro, ma del vicino comune di Volpedo, Giuseppe Pellizza (1868 – 1907) è universalmente riconosciuto come il massimo esponente del Divisionismo italiano, autore de “Il Quarto Stato”, icona dell’impegno sociale e della storia dell’arte. La sua stretta relazione con la città è testimoniata dal grande nucleo di sue opere ospitate nella Pinacoteca Divisionista di Tortona.
  • Angelo Barabino: Pittore (1883 – 1950) anch’egli parte della scena divisionista, il cui talento nel cogliere la luce e le atmosfere è celebrato dalla Pinacoteca Civica, che gli dedica uno spazio espositivo di rilievo.

4. Il Pioniere dello Sport: Giovanni Cuniolo

Nel pantheon dei grandi dello sport, spicca una figura che ha segnato gli albori del ciclismo italiano:

  • Il Campione in Bicicletta: Giovanni Cuniolo (1884 – 1955) fu un ciclista professionista di spicco all’inizio del ‘900, vincitore della prima edizione de “Il Lombardia” (allora Milano-Bergamo) nel 1907 e tre volte Campione Italiano. Il suo nome è annoverato tra i pionieri del grande ciclismo, in un territorio che avrebbe poi visto l’epopea del “Campionissimo” Fausto Coppi.

Tortona si configura dunque come una vera e propria fucina di talenti, dove fede, cultura e passione sportiva si sono fuse per forgiare figure di portata nazionale e internazionale.

Ricette Tipiche

L’Eccellenza dei Sapori di Dertona: Un Viaggio Gastronomico tra Colli e Tradizione

 L’Arte della Tavola Tortonese: Dalla Ricchezza del Terroir all’Eleganza dei Dolci Storici

La cucina di Tortona e dei suoi Colli è una sublime espressione del Piemonte di confine, dove la robustezza della tradizione si sposa con prodotti autoctoni di altissima qualità. Le ricette tipiche di questa terra non sono semplici piatti, ma vere e proprie narrazioni di un terroir che celebra la terra e i suoi frutti.

1. Il Simbolo della Pasticceria: I Baci di Dama di Tortona

Sono il fiore all’occhiello della dolcezza locale, con una storia che affonda le radici nella metà dell’Ottocento.

  • La Nascita di un Classico: Questi piccoli e friabili biscotti devono il loro nome alla forma, che evoca due labbra intente a scambiarsi un tenero bacio, uniti da un velo di cioccolato fondente.
  • La Ricetta Autentica: I veri Baci di Dama di Tortona (spesso riconosciuti come PAT – Prodotto Agroalimentare Tradizionale) si distinguono per l’utilizzo della farina di mandorle (o talvolta, nella versione più antica, di nocciole), mescolata a farina di grano, burro e zucchero. La loro preparazione artigianale rispetta ancora oggi i dettami originali per garantire una fragranza e una delicatezza inconfondibili.

(Curiosità: Una variante celebre sono i “Baci Dorati”, brevettati all’inizio del ‘900, che si distinguono per l’aggiunta di cacao nell’impasto alle mandorle, conferendo un colore e un sapore ancora più ricchi).

2. Piatti della Tradizione e Prodotti Bandiera

La cucina salata tortonese trae forza dalle eccellenze dei suoi colli, prime fra tutte il formaggio Montebore e il vino Timorasso:

Il Risotto al Timorasso e Montebore

  • L’Incontro tra Eccellenze: Questo primo piatto rappresenta l’identità gastronomica del Tortonese. Il Timorasso, il rinomato vitigno autoctono, viene utilizzato per sfumare il riso, conferendogli un aroma complesso e strutturato.
  • Il Tocco Finale: Il riso è mantecato con il Montebore, un formaggio Presidio Slow Food dalla caratteristica forma a “castellino” a tre o cinque cialde, l’unico formaggio piemontese documentato in un banchetto nuziale del 1489 (le nozze di Isabella d’Aragona).

Le Reginette all’Ajà

  • Semplicità Rustica: Si tratta di un primo piatto di pasta (spesso tagliatelle o reginette) condito con una salsa povera ma saporitissima, l’ajà, una preparazione antica a base di noci e aglio, che attesta il forte legame con la tradizione agricola e con la vicinanza alla Liguria.

3. La Frutta Prelibata: Le Gemme del Tortonese

Il territorio è rinomato per la sua eccellenza nella frutticoltura, che influenza anche la pasticceria:

  • La Fragola Profumata di Tortona (Magiostra): Una varietà di fragola autoctona, piccola e incredibilmente profumata, che matura precocemente. È un ingrediente d’elezione per dessert e confetture.
  • Le Pesche di Volpedo: Sebbene provenienti dalla vicina Volpedo (il paese di Pellizza), sono una tipicità strettamente connessa al Tortonese. Queste pesche, succose e aromatiche, sono spesso servite in accompagnamento al vino, come vuole la tradizione piemontese.

Assaporare la cucina tortonese significa immergersi in un racconto di sapori autentici, dove ogni ricetta è una celebrazione dell’antica Dertona e dei suoi rigogliosi colli.